A caccia con il Labrador Retriever,
scritto da Francesca Lastrucci
Allevamento Joy Wave Labradors
http://www.joywavelabrador.it/
Il Labrador in Italia forse un pò per cultura è una razza che non è mai stata tanto presa in considerazione per l’attività venatoria preferendo nel Gruppo 8 (Cani da Riporto Cani da Cerca Cani da Acqua) altre razze quali i più famosi Springer o Cocker forse ritenendo che in Italia non ci fosse la caccia ed i terreni giusti per l’impiego dei Labrador.
Ultimamente invece il Labrador è una razza che sta prendendo timidamente campo prima se dicevi di andare a caccia con un Labrador ti ridevano dietro per poi ricredersi subito non appena vedevano questo cane eseguire riporti difficili che altre razze per loro caratteristiche morfologiche ed attitudinali non sarebbero in grado di fare.
Un retriever ben selezionato e’ un cane che se ne sta perfettamente tranquillo (steady) di fianco al proprio conduttore sia in appostamento che in caccia vagante, un cane che puo’ memorizzare diversi punti di caduta (marcati e memorie), sui quali effettua poi precisi riporti collaborando ad ogni richiesta del proprio conduttore che sempre a richiesta puo’ eseguire riporti ciechi a comando (blind) per di più questo con la possibilita’ di inviare il cane a distanze davvero notevoli anche in terreni fittamente popolati di selvaggina senza che questo si metta a cacciare selvaggina viva lungo la propria linea di percorso al recupero o nella stretta zona di caduta/ricerca, mostrando spesso recuperi incredibili e permettendo quindi al cacciatore di non perdere selvaggina preziosa abbattuta o ferita ma nemmeno sciupata durante il riporto grazie alla loro bocca morbida, caratteristica di questa razza.
Oltrettutto è una razza che non ha paura di affrontare lo sporco andando di sfondamento nei rovi e nel fitto sottobosco e saltano con agilità qualsiasi ostacolo.
Nella cerca usano metodo e caparbietà che uniti all’eccezionale naso fanno di loro ottimi ausiliari anche in questa fase della caccia.
In acqua mostrano il meglio di sé, geneticamente predisposti a non soffrire l’elemento anche in condizioni estreme grazie al fitto sottopelo e capaci di numerosi recuperi anche nella stessa giornata.
Il labrador è perciò grazie a tutte queste caratteristiche una razza che si adatta benissimo a tutti i tipi di caccia imparando qualsiasi cosa tu gli voglia insegnare impara con facilità proprio grazie alla sua voglia di compiacere e collaborare col proprio conduttore.
Una razza fantastica che si accende quando si porta sui terreni di caccia per poi trasformarsi in un dolce giuggiolone in casa con la propria famiglia.
In definitiva, il labrador proprio grazie alla sua versatilità, alla sua eccezionale capacità di apprendimento uniti alle doti naturali di razza fanno di lui un valido ausiliare per l’attività venatoria ed un meraviglioso compagno di vita per la vostra famiglia.
Caccia all’inglese, Pickin-up
La caccia all’inglese è una caccia antica con alle spalle una storia fatta di secoli, di tradizioni ed usanze praticata dalla nobilità inglese. L’Inghilterra è la patria natia del Labrador Retriever la cui selezione e l’utilizzo si concentra su questo tipo di caccia in uso nelle campagne inglesi.
Questo tipo di caccia viene praticata oggi anche in Italia ed organizzata in riserve: consiste in una battuta dove la selvaggina da piuma (pernici e fagiani soprattutto) viene spinta da persone (battittori) con o senza l’ausilio dei cani che camminando nella vegetazione in linea distanziati tra loro con l’aiuto di bastoni stanano e spingono in direzione dei cacciatori la selvaggina.
I cacciatori sono allineati sulla linea di tiro ognuno in una sua postazione precedentemente assegnata dal gamekeeper (figura fondamentale nell’organizzazione e gestione della caccia all’inglese). Ogni cacciatore ha con sé una coppia di fucili nella tradizione inglese doppiette e/o sovrapposti cal 12 o cal 20) ed ha con sé un aiutante per farsi ricaricare il fucile.
E’ dopo l’abbattimento della selvaggina entrano in gioco i picker-up ovvero i conduttori di retriever e spaniel che dalle retrovie dei fucili inviano i loro cani al recupero della selvaggina ferita ed abbattuta.
Appostamento Fisso e Temporaneo
Quando l’obiettivo del cacciatore sono gli uccelli migratori o comunque quelli che non hanno abitudini strettamente terrestri e stanziali (come il fagiano o la starna) diventa impensabile cacciare muovendosi per il territorio e sperando di arrivare a distanza utile di tiro.
La tecnica più efficace è quella di appostarsi, ben nascosti e aspettare che siano gli animali, attirati con diversi strumenti di richiamo, ad avvicinarsi a distanza sufficiente.
Questo tipo di caccia viene definito “da appostamento” proprio perché il cacciatore non usa il cane nella cerca della selvaggina ma si apposta e l’attende.
Per questo tipo di caccia il Labrador è davvero il cane che meglio soddisfa il cacciatore a cui piace questo tipo di caccia perchè grazie alle sue peculiarità di razza è un cane che attende in modo tranquillo a fianco del suo conduttore in attesa dell’invio al recupero per poi tornare subito al capanno (se da terra) od alla botte (se da acqua) ignorando i vivi (se si utilizzano richiami vivi) ed eseguendo numerosi ed incredibili riporti in acqua.
Chi sono ed il mio allevamento
Ho sempre avuto la passione per i cani, sono nata e cresciuta con due meravigliosi doberman di famiglia, ma è stato l’incontro con una labrador nera Jamie, nel 2003, che è nato il mio amore verso questa razza: era una cucciola eccezionale!
La felicità verso le persone, gli animali, verso tutto e tutti mi avevano contagiata:
la dolcezza, la sua passione per l’acqua e, soprattutto, la sua grande voglia di riportarmi tutto all’infinito mi aveva entusiasmato.
Dopo quell’incontro ormai la freccia era scoccata e nel 2005 finalmente arriva quella che sarà la mia “foundation bitch” della razza, colei che mi fà iniziare ed appassionare al mondo del lavoro grazie alle sue straordinarie capacità e consolida la mia passione per il labrador retriever decidendo successivamente di volerlo allevare.
Il mio progetto di allevamento è di cercare nel mio piccolo di far nascere labrador dual purpose:
“belli, bravi ma soprattutto sani” perché senza la salute nessuna delle prime due qualità ha valore ed è quello che sarà sempre il mio obiettivo.
Non bisognerebbe mai dimenticare che il labrador retriever è un cane da caccia ed il suo standard di razza è finalizzato allo svolgimento di un determinato lavoro ovvero riportare dai terreni di caccia e dall’acqua il selvatico abbattuto durante le giornate e battute di caccia.
Il labrador deve essere sì un cane strutturato ma deve essere soprattutto un cane dove sostanza, muscolatura e geometrie si armonizzano sviluppando agilità, resistenza e velocità senza purtroppo gli eccessi morfologici a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni sia nelle linee da lavoro che nelle linee da bellezza.
La mia passione per la razza e la mia voglia di perseguire una selezione il più attinente possibile a quello per cui la razza è nata mi ha portato nel Maggio 2014 a prendere la licenza di caccia ed a Settembre 2014 a presentare domanda all’ENCI per Esperto Giudice per prove Retriever perché è fondamentale per me che un labrador dimostri le sue attitudini in ambito venatorio: infatti i retrievers sono diventati così famosi grazie al loro splendido carattere e alle loro peculiarità di razza; credo fermamente che non coltivando queste attitudini naturali si rischi di perdere quello che più apprezziamo in loro.
Il labrador deve avere un carattere equilibrato, docile, l’occhio intelligente di chi è avido d’imparare. Le sue qualità più grandi sono l’addestrabilità, la capacità di adattamento, la sicurezza nelle situazioni più svariate, il suo amare tutto e tutti incondizionatamente, ma soprattutto ciò che lo rende famoso è il suo will to please ovvero la sua voglia di compiacere.
E’ per tutto ciò che lo amiamo ed è principalmente per questo che i retrievers sono cani che si adattano a svolgere tutte le attività che noi gli richiediamo: dalla pet-therapy, alla protezione civile, al soccorso nautico e molto altro ancora, perché loro vogliono lavorare con te e soprattutto per te.
Il mio obiettivo è avere cani che dimostrino che possono calcare entrambi i terreni: sia quelli da caccia che quelli dei ring espositivi perché solo allora avrò la certezza che saranno anche dei perfetti cani da famiglia, compagni splendidi da avere affianco nella vita di tutti i giorni ed in qualsiasi attività si voglia fare con loro.
Dal 2009 addestro i miei cani e li conduco personalmente sia nelle prove di lavoro che in esposizione.
- PIOGGIA DELLA VAL DI STERZA nata 08.11.2005:
Riproduttore Selezionato ENCI
CAMPIONESSA RIPRODUTTRICE
-Vincitrice del Circuito RCI Working test 2011 Classe Novice
- Seconda Classificata al Circuito WRCI Dummy Trial 2011 Classe Novice
Lajatico Pisa 2011 Settimana AllRetriever RCI:
- Miglior Femmina Labrador Work&Show
- Miglior Soggetto Classe Campioni Work&Show
Combinata RCI Work&Show 2013 Cervia/Dovadola all’età di 7 anni e mezzo:
- Miglior Femmina Labrador
- Miglior Soggetto Classe Open
- Miglior Retriever Assoluto Work&Show
P.A.C.S.U. (Prova Attitudinale per Cani Socialmente Utili) : 1° Qualificata con Eccellente 294 su 300 punti.
RCI Campionato Sociale 2011: 3° Classificata
Working Test ROMA 2014 – TROPHY BEST VETERANI all’età di 8 anni e mezzo
FIELD TRIAL:
- Molto Buono Field Trial alla Francese.
- 2 x 3° posto Molto Buono in Classe Novice.
- STRANGE DESTINY AT VALDISTERZA nata il 27.03.2012:
RIPRODUTTORE SELEZIONATO ENCI
-A soli 12 mesi vince il suo primo Working Test RCI a Sinalunga (SI) in classe Debuttanti su 17 cani con punteggio 110/120
-A 14 mesi si aggiudica la Combinata RCI Work&Show 2013 Cervia/Dovadola:
Miglior Labrador Debuttante Work&Show
-A 18 mesi appena compiuti supera la Prova Attitudinale di Caccia a Orbetello (GR) con la massima qualifica di ECCELLENTE ottenendo così il suo Certificato di Lavoro.
-A 21 mesi debutta in Field Trial classe Novice: 2° Eccellente Riserva CAC
Riccardo commented on gen 13, 2017
Grande Antony Bellissimo