English Springer Spaniel Waterfowl Hunting Dog Training
L’English springer Spaniel come ci ricorda il grande cinofilo William Arkwright: Lo Spaniel è il più antico cane da schioppo ed è senza alcun dubbio quello più genericamente utile al cacciatore sportivo, essendo egli in grado di sostituirsi, in caso di necessità, agli altri membri della famiglia, siano essi setter, o Pointer, e anche Retriever, mentre nessuno di essi è in grado di restituire la cortesia.
Voglio iniziare questa pagina facendo presente che purtroppo se il cane molte volte non è all’altezza delle nostre aspettative, le colpe vanno ricercate per il 99% nell’errato approccio che il proprietario/conduttore/cacciatore ha con il proprio cane. Fondamentale è rispettare il triangolo della vita: “Genetica, Ambiente, Alimentazione”, premessa essenziale per iniziare e mantenere un buon rapporto di vita con il proprio cane. Questa è ovviamente la base, poi entra in gioco la corretta educazione ed il giusto addestramento secondo le caratteristiche morfologiche ed attitudinali di razza e le varie tipologie di lavoro.
Il lavoro degli Spaniels, in particolare dell’English springer Spaniel, razza generica da cerca è in grado di svolgere qualsiasi lavoro, in qualsiasi ambiente e su qualsiasi animale. E’ chiaro che la struttura morfologica deve essere funzionale ma deve necessariamente ed obbligatoriamente rispettare lo standard di razza (dual purpose – bello e bravo) che descrive questo spaniel quale spaniel più alto e quindi più potente del gruppo degli spaniels, questo perché solo uno spaniel (English Springer Spaniel purebreeds) con struttura importante potrà assolvere al meglio dei compiti/lavori impegnativi come per esempio il lavoro in acqua (acque interne o mare) e lavoro in zone paludose. Per queste attività è impensabile e controproducente poter utilizzare certe tipologie di springer dalle fattezze oltremodo eterogenee, bassi sugli arti, leggerini di peso, etc.
Per ora tralascio volutamente l’addestramento al lavoro di cerca, ma focalizzo l’attenzione ad un lavoro che purtroppo per moltissimi cacciatori viene considerato di secondo ordine e comunque tale da non perdere troppo tempo dietro a questa disciplina: Il Riporto, che invece è di primaria importanza perché suggella l’atto finale della caccia.
Le razze d’eccellenza, i specialisti del recupero e del riporto della selvaggina sono i Retrievers, ma non per questo l’English Springer Spaniel è da meno, ma ovviamente parlo del VERO SPRINGER SPANIEL……la potenza allo stato puro.
Prendendo di esempio la scuola di addestramento dei retrivers e le peculiarità caratteriali di queste magnifiche razze da riporto, per avere degli ottimi risultati nei riporti con i nostri springer, dobbiamo trasportare le stesse tecniche di training e selezionare i soggetti più predisposti, adatti e capaci. Per far questo ricerchiamo nei nostri soggetti alcune qualità come:
La Steadiness; la capacità di stare calmi e tranquilli, ma anche fermezza e di rimanere costantemente in attenzione durante le varie azioni di caccia, in particolare le cacce da appostamento.
Will to please; docilità ed obbedienza, desiderio del riporto, complicità e compiacenza con il proprietario/conduttore/cacciatore e voglia estrema di riportare con velocità, brillantezza e contentezza, il tutto con bocca morbida.
Il Marking; la capacità di memorizzare il punto di caduta della selvaggina, punti di caduta che possono essere più di uno, quindi capacità di memorizzare più punti di caduta.
La Cerca; la capacità di un lavoro brioso, veloce e metodico, ma con uno spiccato senso del selvatico, di battere il terreno e zone d’acqua di qualsiasi tipologia, utilizzo dell’olfatto per le emanazioni a terra come quelle portate dal vento, quindi una cerca cosiddetta con naso a terra e naso al vento.
Il Riporto; l’abbattimento, la fase finale della caccia che si conclude con un immediato abbocco e quindi un veloce ed allegro riporto, gioioso di condividere e di porgere la selvaggina tra le mani del proprietario/conduttore/cacciatore.
Blind; molte volte a caccia capita che un animale cada lontano e nascosto alla vista del cane, blind infatti in inglese significa cieco, ecco che al nostro cane lo invitiamo con un comando al riporto alla cieca.
Il Lavoro a Distanza; il lavoro a distanza long working, la capacità sia insita che indotta con l’addestramento di lavorare a lunghe distanze.
Stefano De Vita & Maria Laura Parisi
Esperto Giudice ENCI
Educatore Cinofilo Riconosciuto Regione Lazio
Addestratore Riconosciuto ENCI – Sezione III Cani da Caccia
Allevamento Affisso ENCI “Casa Corona”
www.cacciaecaccia.altervista.org
www.coronallevamento.altervista.org
Riccardo commented on gen 13, 2017
Grande Antony Bellissimo